Premia (VB)

Premia (Premia in dialetto ossolano, anche Prem e – anticamente – z’ Plattu, in lingua walser) è un comune italiano di 545 abitanti[1] della provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte.

Si trova in Valle Antigorio, una delle diramazioni della Val d’Ossola, lungo la via che conduce in Val Formazza.

Il toponimo potrebbe trarre le sue origini dalla base latina proedium ovvero fondo rustico, podere. Una tradizione sostiene che anticamente una frazione denominata Premia sorgesse tra Pioda e Rozzaro, ove attualmente è ubicato il campo sportivo di calcio, e fosse stata seppellita da una frana. Questa località, dove tra l’altro vennero rinvenute delle tombe databili all’età augustea ed un mulino a mano di epoca preromana, è ancora chiamata Prem. La frazione venne poi ricostruita più a nord ove è l’attuale capoluogo del Comune.

Come molti altri comuni montani, Premia ha subito uno spopolamento che dal 1921 ad oggi ha visto più che dimezzare la popolazione residente.

Nel 1928 a Premia vennero aggregati i già comuni autonomi di origine walser di Salecchio e Agaro, a seguito del regio decreto 6 settembre 1928 n° 2130, in vigore dal 16 ottobre successivo.

Il 7 maggio 1929 ricevette la frazione di Crego fino ad allora nel territorio di Crodo[3], e successivamente nel 1937, per compensazione, Premia cedette una parte del proprio territorio alla stessa Crodo.

Il 6 dicembre 1907 un premiese perse la vita nella più grave sciagura mineraria mai avvenuta [senza fonte] negli Stati Uniti d’America, verificatasi a Monongah, nella Virginia Occidentale.

Monumenti e luoghi d’interesse[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio e i resti dell’Ospizio di San Bernardo. Fondato nel secolo XIII dai feudatari De Rodis, nobile famiglia locale, l’oratorio sorge lungo l’antica via commerciale che attraverso il Passo del Gries metteva in comunicazione, la Val d’Ossola con la Svizzera. L’Ospizio era considerato un luogo di assistenza ai viandanti e di sosta abituale di mercanti diretti al Gries. All’Oratorio furono apportate due modifiche: la prima nel 1598, quando furono aperte le finestre di fianco al presbiterio per dare più luce e la seconda nel 1700 quando fu abbattuto l’abside. Sul retro dell’edificio si notano i resti di un affresco del 1400.

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La chiesa parrocchiale

Chiesa Parrocchiale di San Michele. A tre navate, sorta nella prima metà del Seicento sulla pianta di una cappella gentilizia eretta nel 1250 dal feudatario Guido II De Rodis, l’altare maggiore è in legno scolpito e dorato, pregevoli gli affreschi del presbiterio raffiguranti membri della famiglia De Rodis e la tela cinquecentesca con S. Antonio Abate, S. Sebastiano e S. Rocco. La Chiesa sorge in posizione elevata sul paese e vi si accede attraverso una gradinata.

Santuario di Don Lorenzo Dresco a Crego. Costruzione lineare, arricchita da un bellissimo peristilio a 48 colonne quadrate di pietra lavorata è stato costruita con le proprie mani dal “prete scalpellino” tra il 1852 e il 1878, venerato poi come Santo. Gli altari sono dedicati alla Vergine Immacolata, alla Madonna dei Sette Dolori e alla Madonna del Carmine.

Torre Medioevale in località Cristo. Costruita in pietra locale, era di quattro piani, la fortificazione era necessaria per segnalare il pericolo dei nemici e fu richiesta dal Ducato di Milano insieme alle altre numerose strutture aventi lo stesso scopo presenti in zona. Il luogo di erezione della torre è particolarmente favorevole e permetteva di vedere i traffici che passavano dalla frazione di Uriezzo.

La Ghiacciaia. Costruzione muraria cilindrica, necessaria ai tempi per la conservazione del cibo. La ghiacciaia è unica in valle, ed è di particolare bellezza architettonica, il tetto è a volta e i muri sono spessi circa un metro, la profondità è di 8,45 m. La neve veniva compattata e gettata nella ghiacciaia per mantener freddo il luogo anche durante il periodo estivo.

Villaggio alpino di Salecchio – Saley (in lingua walser, anche Assäley). Colonia Walser, come Agaro ed Ausone, particolare per la sua singolare architettura delle costruzioni basata su legno e pietra locale. La fondazione del villaggio avvenne nel XIII secolo ed era diviso in quattro frazioni: Salecchio Superiore – Saley im obrä Bärg, Salecchio Inferiore – Saley im undra Bärg, Cà Francoli – Franggohüs e Morando – Mutant. Due erano gli alpeggi: Campo – Kammeralpu e Casarola. Particolarità degli abitanti del villaggio era quelli di volersi sposare solo tra genti Walser quindi essi potevano trovare moglie o marito solo ad Agaro o a Formazza. A Salecchio Inferiore sorge la Chiesa di Maria Assunta che venne istituita nel 1727 con il cimitero intorno. A Salecchio si possono ancora ammirare, oltre alle tipiche abitazioni in legno scuro, i forni per la cottura del pane, la scuola e la segheria.

La palestra di roccia “Balma Fregia”. Una delle più belle della provincia del Verbano Cusio Ossola, attrezzata e con molteplici gradi di difficoltà.

Il Museo Mineralogico. Contiene 3.333 pezzi della raccolta di Don Giovanni Bonomo, ed esemplari di pregio di altri collezionisti della zona. Tra i minerali presenti alcuni splendidi esemplari di asbecasitecafarsite, chernovite, agardite, gasparite, cervandonitefetiasite e titanite.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Orridi di Uriezzo.
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Scorcio dell’Orrido sud di Uriezzo

Nella località di Uriezzo si posso visitare i suggestivi e antichissimi Orridi, insenature scavate dall’erosione delle acque di fusione dei ghiacciai della Valle Antigorio in ere remote. Gli orridi visitabili sono tre, denominati Orrido Sud (il più spettacolare, profondo oltre 20 metri), Orrido Nord-Est, e Orrido Ovest.